Sono socio di un G.A.S. da due anni. In famiglia abbiamo sentito l’esigenza di orientare diversamente le abitudini e gli acquisti alimentari. Non si è trattato di una decisione particolarmente ponderata: ci siamo detti “proviamo” e lo abbiamo fatto. Volevo condividere qualche osservazione e invitare chi condivide i valori che muovono un GAS ad aderire.
Il gas siamo noi soci, non è un posto dove si va a comprare “normalmente”: ha bisogno della tua partecipazione e, se riesci, di un po’ del tuo tempo.
Nel nostro gas i prodotti sono buoni o molto buoni, provengono da fornitori biologici e vicini, a parte alcuni casi di prodotti che non si producono qui da noi. Il GAS organizza anche incontri con i produttori, serate a tema per conoscerli, provarne i prodotti e stabilire una relazione che va oltre l’acquisto di beni (nota: beni e non merci). Non si spendono cifre impossibili, anzi. Forse l’unico problema che riscontriamo sono le quantità che a volte sono difficili da consumare per una famglia sola. Poco male se ci si organizza con altre famiglie: si divide la cassetta di kiwi, con l’occasione ci si vede a cena e si favoriscono relazioni nella nostra comunità locale.
Abbiamo scoperto la stagionalità: ad esempio in questo periodo niente solenacee (i pomodori e le melanzane non ci sono nei nostri orti a dicembre), se ne hai voglia le compri al supermercato ma sai che non è la loro stagione, probabilmente non sono neanche particolarmente gustose, sicuramente poco sostenibili; ci siamo accorti di non conoscere tante verdure.. è bello doversi inventare in cucina: usare la cicoria, tagliare sottile un sedano rapa, congelare l’avanzo di zucca per i mesi a venire ecc. E’ un po’ come fare mani in pasta a casa propria.
Si programmano gli acquisti, si fa un po’ di scorta: un bel sacco da 5 kg di farina buona genera “calore” in casa e ti consente di avvicinarti all’autoproduzione. La merenda di metà mattina ormai la facciamo spesso in casa e non serve neanche tantissimo tempo.
Abbiamo scoperto che ci sono altre persone con cui si condividono interessi, qualche timore per il futuro, la voglia di fare qualcosa in concreto. Così si aumenta un poco la propria resilienza.