Io credo che la Transizione sia molto una cosa da mamme.
Le mamme (le donne che, attraverso la maternità, sviluppano o ritrovano o potenziano la forza creatrice tipica del nostro genere) sono costantemente alle prese coi cambiamenti. Fare fronte agli imprevisti, sviluppare resilienza, è all’ordine del giorno per una mamma. Cambiare ruolo, fare 5 cose contemporaneamente, pensare a lungo termine: chi non lo sapeva fare prima, lo acquisisce: ne va della sopravvivenza della propria famiglia.
Ma proprio perché la maternità ci catapulta in questo nuovo mondo in cui le routine vanno continuamente ri-create, alcuni comportamenti più sostenibili, alcune abitudini all’insegna di una maggiore resilienza, possono sembrarci un appesantimento, un’altra cosa difficile da fare in aggiunta a tutto il resto. Qualche esempio? Utilizzare pannolini lavabili, fare la spesa guardando etichette, provenienze, eticità e acquistando beni diversi in negozi diversi a seconda di quello che offrono (anche coi Gruppi d’Aquisto Solidali), allattare al seno…
Il latte materno infatti è cibo “a cm zero”, ma non voglio iniziare con tutti i benefici dell’allattamento al seno e i malefici del biberon: no, quello che voglio dire è che gli ostacoli che di fatto impediscono a molte mamme di riuscire ad allattare hanno molto a che vedere con tutti gli altri punti critici del mondo in cui viviamo, e che rimuovere quegli ostacoli è sia un percorso individuale che una transizione sociale e culturale verso una vita migliore per mamme e bambini (quindi, per tutti) in molti altri campi.
Mamme in transizione: aiutiamoci a vivere meglio la nostra quotidianità, sosteniamoci a vicenda in quelle scelte che rendono le nostre famiglie più forti, sane e resilienti, in modo che sia festa non solo a maggio ma tutti i giorni dell’anno!
Annalisa