Siccome mi pare ci sia in giro voglia di commenti…

Ho preso il titolo da una frase del report di Cristiano sulla giornata ASPO Italia di Firenze.

Ne raccomando la lettura perché fa il punto sulla situazione della multi-crisi e riassume velocemente – tra le altre cose – l’intervento di Nicole Foss a cui abbiamo assistito in tanti qualche giorno fa:

Come ho già scritto lo scorso anno, per quanto ne capisco io lo scenario della Foss è tra quelli possibili e assolutamente realistico, chi studia queste cose penso che ormai lo sappia bene.

Quello su cui non mi sento di concordare (e il mio parere è assolutamente istintivo e intuitivo, quindi non supportato da dati scientifici o modelli ragionevoli) è che questo sia l’unico scenario possibile.

Se siete interessati ad approfondire i contenuti degli incontri con la Foss, qui ci sono i resoconti di Daria e Marco e qui c’è il lavoro – piuttosto corposo – del gruppo di Carimate.

Mi sembra importante leggersi le raccomandazioni pratiche della Foss come si leggono quelle per l’alluvione: è uno scenario, non è detto che avvenga ma è bene non farsi trovare impreparati.

Il post di Cristiano presenta anche la sintesi di contributi differenti, con dei germogli di speranza per il futuro:

Più imparo e più passa il tempo più mi convinco che tutto o quasi tutto sia possibile, il punto è se abbiamo voglia di renderlo possibile o no […] i limiti stanno molto più nelle nostre teste che in qualsiasi altro posto.

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